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La piazza racconta la donazione di 23 opere che Beverly Pepper ha fatto alla città di Todi per la creazione di un parco a lei dedicato.
A quarant’anni dalla prima installazione delle Todi columns, tornano nella piazza della città le sculture che fecero scalpore nel 1969, come installazione temporanea durante la sistemazione del parco. E l’occasione per i tuderti di confrontarsi nuovamente con l’arte contemporanea e con una artista che è ormai diventata una concittadina e un’amica.


La Chiesa di Santa Maria del Suffragio fu costruita in ricordo delle vittime del terremoto 1703. I lavori si prolungarono per oltre un secolo ma il popolo la chiamò subito Anime Sante.

Il sisma del 2009 la colpì duramente e le immagini della sua cupola che crolla in diretta televisiva sono diventate una delle immagini più drammatiche di quel disastro.

A distanza di dieci anni, il documentario “Le Anime Sante” racconta uno dei cantieri di recupero e restauro più attenti e complessi tra quelli che stanno ricostruendo la città dell’Aquila. Un cantiere importante e particolare per il simbolo che le Anime Sante rappresenta da sempre
e reso possibile dalla collaborazione tra le scuole di restauro italiane e francesi,  dalla capacità delle maestranze operanti in cantiere e dall’impegno paritario di Italia e Francia.


Beverly Pepper Amphisculpture 2018 è un documentario che racconta l’opera di land art donata 
dall’artista statunitense alla città dell’Aquila, opera collegata al cantiere 
di restauro e recupero della Basilica di Collemaggio e all’adiacente Parco del Sole.

Il progetto di Beverly Pepper è un’opera d’arte molto coraggiosa, soprattutto 
per il significato e per il rapporto che avrà con la città. Un’idea artistica che, 
adattandosi al luogo, in delicato equilibrio, adattandolo, lo ri-segna in forme nuove.


Il racconto dei 3 anni dell’evento che ha portato il jazz nelle terre colpite dai terremoti, a L’Aquila con il grande evento del 2015, L’aquila e Amatrice con un evento diffuso in tutta Italia nel 2016, e poi nel 2017 con 4 eventi nelle regioni colpite dai terremoti del centro Italia.

Un progetto visionario, quello di portare la scena del jazz italiano a L’aquila, in un solo giorno dentro una città-cantiere.
Decine di piazze e strade occupate da un esercito di musicisti e pubblico fusi senza soluzione di continuità, in un contesto surreale e silente fino a poche ore prima.

La rottura di un’ideale “quarta parete” con il mondo dello spettacolo.